lunedì 23 novembre 2009

pesce intelligente

come un pesce intelligente non più soddisfatto del mio finto oceano
non più incuriosito da galeoni di plastica, e conchiglie mai state vive,
ingnaro del cibo che viene dal cielo, non più stupito da colleghi rossi che mi volano attorno
guardo imbambolato la plastica iridescente che confina il mio universo.
e con miopia causata dalla mia aria guardo al di la
e vedo cose in movimento, fantasmi, e odo rumori che non capisco

studio, pesce intelligente, studio l'universo oltre il cubo definito da spigoli arrotondati che riflettono la mia immagine sempre quella.
vedo il mio futuro dall'interno della mia palla di vetro
studio e imparo e capisco gli dei che mi cibano

mi preparo per il nuovo mondo. mi preparo a confini inesistenti
cerco di capire i motivi della loro esistenza, li conosco ormai, li chiamo per nome
conosco le loro manie, le loro speranze, io pesce intelligente

sono imponenti, grandi e probabilmente invincibili loro, che nutrono il mio universo
loro che sostituiscono la mia aria e che amano far tuonare il mio cielo senza motivo.

sono pesce intelligente che amerà parlare con loro. e loro parleranno con me. e mi spiegheranno cose e io spiegherò cose.

spicco il salto senza ritorno. e ho trovato la morte.