ho voglia di urlare ma vengo ovattato da tubi e strumenti
che dilatano farinigi, recidono corde, bruciano di disinfettante palati innocenti
parole distillate, pure, serie, riconoscenti, amanti, decise, mansuete si fermano
e non si trasformano in voci squillanti, tonanti, flebili, dolci e di amante.
al mittente come cartoline indesiderate tornano alla mia mente furiose parole d'amore e di odio
mai nate, mai udite, come fischio di delfino pieno di sapienza ma con pubblico umano
mi si tolga l'ultimo respiro per dire con il mio suono quanto ti ho amato
mercoledì 25 novembre 2009
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